Nel caso di specie entrambe le parti affermano di rappresentare legittimamente la MEDESIMA ASSOCIAZIONE, non si tratta, pertanto di stabilire se vi sia stata usurpazione del nome da parte di un’altra associazione e se ciò abbia creato un pregiudizio, ma chi abbia i poteri rappresentativi e la rappresentanza legale della stessa.
L’azione proposta a tutela del nome dell’Associazione deve, pertanto, essere rigettata, trattandosi di accertare non quale persona giuridica abbia il diritto di utilizzare il nome dell’associazione, ma quali persone fisiche ne abbiano la legittima rappresentanza legale.
Per gli stessi motivi deve, altresì essere rigettata la domanda riconvenzionale proposta dai convenuti.
Sussistono giusti motivi, in considerazione delle ragioni della decisione – che non sono state oggetto della difesa dei convenuti – e della reciproca soccombenza, per dichiarare le spese di lite integralmente compensate tra le parti.
P.Q.M.
Rigetta il ricorso;
rigetta la domanda riconvenzionale proposta dai convenuti;
dichiara le spese di lite integralmente compensate tra le parti.
Così deciso in Roma il 20 gennaio 2014
IL GIUDICE
http://martinoclaudio.wordpress.com/2014/01/27/ordinanza-20-gennaio-2014
giovedì 20 febbraio 2014
Assemblea nazionale condivisa!
ASSEMBLEA NAZIONALE CONDIVISA!
- Ognuno dei due presidenti invita i propri sostenitori a sottoscrivere una richiesta di autoconvocazione di un'assemblea nazionale, per bypassare il problema di "quale" presidente la convoca (non dovrebbe essere difficile arrivare ad un quinto dei soci, se a richiedere la loro firma sono addirittura i due presidenti!).
- Alle spese si può provvedere benissimo, in quanto il conto corrente bancario è bloccato, A MENO CHE gli assegni non siano firmati congiuntamente da ambedue i presidenti.
- Si adotta un regolamento per i lavori assembleari preciso e razionale, come quello, per intenderci, adottato dalla presidente per la "sua" "assemblea" del 6 luglio 2013.
- Si richiede la presenza, da parte di ambedue i presidenti e di chi vorrà associarsi, di agenti di polizia, come, d'altronde, già richiesto ed ottenuto dalla presidente, sempre il 6 luglio 2013.
- Ci sarà la presenza di osservatori esterni, neutrali, di fiducia di ambedue le fazioni, che registreranno, fotograferanno, filmeranno...
- In base al principio che più spende meno spende, ci sarà anche un notaio, sempre di fiducia di entrambe le fazioni, che redigerà il verbale.
- Ognuno dei due presidenti invita i propri sostenitori a sottoscrivere una richiesta di autoconvocazione di un'assemblea nazionale, per bypassare il problema di "quale" presidente la convoca (non dovrebbe essere difficile arrivare ad un quinto dei soci, se a richiedere la loro firma sono addirittura i due presidenti!).
- Alle spese si può provvedere benissimo, in quanto il conto corrente bancario è bloccato, A MENO CHE gli assegni non siano firmati congiuntamente da ambedue i presidenti.
- Si adotta un regolamento per i lavori assembleari preciso e razionale, come quello, per intenderci, adottato dalla presidente per la "sua" "assemblea" del 6 luglio 2013.
- Si richiede la presenza, da parte di ambedue i presidenti e di chi vorrà associarsi, di agenti di polizia, come, d'altronde, già richiesto ed ottenuto dalla presidente, sempre il 6 luglio 2013.
- Ci sarà la presenza di osservatori esterni, neutrali, di fiducia di ambedue le fazioni, che registreranno, fotograferanno, filmeranno...
- In base al principio che più spende meno spende, ci sarà anche un notaio, sempre di fiducia di entrambe le fazioni, che redigerà il verbale.
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